ESAMI ELETTROFISIOLOGICI

L’informazione visiva, oltre che quantizzarla con i decimi e con il campo visivo , si può esprimere in numeri attraverso gli studi elettrofisiologici. Il messaggio visivo altro non è che un’impulso elettrico quindi dotato di ampiezza ( quantità del segnale espresso in mV) e in latenza ( tempo del segnale espresso in ms).

PEV: Potenziali evocati visivi . Attraverso degli elettrodi , come in un EEG, che si posizionano in parti specifiche della testa si registrano i valori deel messaggio visivo che partono dal nervo ottico e si dirigono nella regione occipitale dell’encefalo. È l’esame cardine per le malattie demielinizzanti ( sclerosi multipla )

ERG: Elettro-retinogramma. Si tratta di uno studio della prima parte della formazione dell’impulso laddove si forma , nella retina. Si appongono gli elettrodi attorno l’occhio ( sotto palpebrali e nel canto esterno ) e si registra l’impulso in condizioni di luce ( fotopico) e di buio ( scotopico ) in modo da studiare il funzionamento dei coni e bastoncelli. Si realizza in caso di ipovisioni gravi , o di degenerazioni retiniche ( ad esempio la retinite pigmentosa ).